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campi estivi 2013

i bambini hanno potuto sperimentare il contatto diretto con l'animale in un contesto naturale coerente col messaggio della nostra associazione di rispetto dell'ambiente e del diverso

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festa di fine anno

in una calda giornta estiva i bambini si sono divertitti a cavalcare per i loro genitori facendo vedere le loro abilità e
alla sera i genitori hanno organizzato una bella salsicciata grazie anche allla disponibilità del papò di Sofia , abile cuoco di professione , e alla mamma di Manu , che come al solito ha messo a disposizione i prodotti del suo orto
grazie anche al papà di Giorgia che si è reso disponibile per fotografare e a Clemente e Maurizio che al matttino hanno allestito l'area rstoro

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gita alle Vallette di Ostellato

nella quiete dell'oasi abbiamo osservato flora e fauna di queste zone di bonifica , abbiamo ammirato gli splendidi paesaggi tra cielo e acqua separati da sottili linee di terra guidati dagli operatori del parco con cui poi abbiamo realizzato degli splendidi quadretti da portare a casa come ricordo di questa bellissima giornata

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giochi special olympic 2013

Benedetta Cattani 1 posto in Equestrian Dressage level b T1
Mattia Pancaldi 3 posto in Equestrian Working Trails level BSA
Anna Sofia Lamberti oro in squadra con Benedetta in Equestrian team relays e con Mattia in Equestrian Pole Bandinig

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festa di Natale

la festa di quest anno è stata particolarmente numerosa e partecipata , in un clima caldo ed accogliente ; è stata l'occasione per conoscerci un pò di più e scambiarci glia uguri di un sereno Natale e Felice anno nuovo.
grazie di cuore a tutti

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inaugurazione nuova sede

siamo riusciti a passare una gradevole giornata assieme conoscendosi un pò di più e creando delle nuove relazioni
un abbraccio a tutti

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CAMBIO SEDE OPERATIVA

grazie ai proprietari dell'azienda che ci hanno calorosamente accolto e messo a disposizione la struttura
ai miei genitori che mi hanno accompagnato nelle situazioni difficili
a Claudia e Luigi che hanno aiutato a montare la casetta
ai ragazzi di Maranatha che hanno aiutato a ripulire gli spazi
a Michele che ha aiutato a spostare la roulot
a Roberto che ha trasportato i cavalli
.......senza di voi non sarebbe stato possibile affrontare tutto in così poco tempo......
grazie di cuore

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noi delle terre terremotate

Minerbio , paese di confine tra Bologna e Ferrara, a pochi chilometri da Sant Agostino……sono le quattro di mattina del 20 maggio e un boato seguito da un movimento sussultorio e poi ondulatorio scuote la terra e le case…….mi sveglio e penso a un’esplosione…..poi realizzo che tutto attorno a me si sta muovendo e così come sono scappo in strada ……qui ci si guarda increduli , un terremoto così dalle nostre parti non c’era mai stato e la nostra terra era sempre stata giudicata non sismica ……
In scuderia i cavalli sembrano non essersi spaventati più di tanto ma a guardar bene la struttura, sia la parte abitativa che i box, presentano crepe ben evidenti……
E’ domenica mattina e a pomeriggio ho attività coi bambini
Decido di lasciare i cavalli in paddok per sicurezza e cerco di spostare tutto il lavoro all’aperto
Nel pomeriggio purtroppo il tempo non è dei migliori e lavoro sotto al coperto, costruito di recente e sicuro
Alle 15 circa i cavalli si bloccano e fissano un punto lontano all’orizzonte ……..sbarrano gli occhi …..dilatano le narici……. , il respiro è sospeso…..
Dopo pochi secondi un altro boato , la struttura del capannone fa un rumore di ferraglia e i neon appesi ondeggiano…….. un ‘altra scossa…….ma i cavalli non si muovono e restano fermi guardandomi attoniti come per chiedermi cosa fosse successo…. Io mi avvicino e li accarezzo , loro sbruffano lasciando andare la tensione
in quel momento ho capito che tutto quello che faticosamente avevo costruito poteva svanire in un attimo e che la situazione sarebbe stata pericolosa e precaria…… cosa che ho toccato con mano andando nelle zone più vicine all’epicentro, dove la gente terrorizzata viveva in macchina o in tenda
Nai giorni successivi ho cercato di dare continuità all’attività per rassicurare i bambini e dargli la possibilità di elaborare l’accaduto , percepito in modo diverso in base alla patologia e all’emotività
Dopo la seconda seconda scossa ,a una settimana di distanza , abbiamo fatto intervenire i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile per capire l’entità delle lesioni dell’edificio e la sua sicurezza
E’ stato necessario evacuare la parte abitativa ………
Grazie ad una catena di solidarietà ed attraverso la Protezione Civile del Mugello ci è stata donata una piccola roulot che ha permesso di portare avanti i campi estivi , tra mille dubbi e peripezie…….con tanta fatica ….ma I sorrisi e i ringraziamneti dei genitori hanno ripagato la tenacia nell’andare avanti e i bambini hanno potuto fare esperienze significative e divertenti aiutandosi nelle loro difficoltà (l’associazione unisce in un progetto d’integrazione disabili intellettivo relazionali e normodotati)
…io ho sperimentato nel mio piccolo il senso della precarietà che mi ha permesso di rivalutare e dare una diversa priorità alle cose , di scoprire che veramente nulla è scontato e che si può gioire di poco…che la vera forza non è in quello che hai ma in quello in cui credi…..

Barbara Associazione Un Cavallo per amico

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campi estivi 2012

abbiamo giocato e fatto belle passeggiate , ci siamo rinfrescati nella piscina ed abbiamo imparato ad aiutrci reciprocamente nelle nostre difficoltà , superando i limiti che sembravano invalicabili anche grazie alla collaborazione dei nostri pazienti cavalli Matilde e Dakota

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parliamo di Natural Horsmanship

Alla fiera dell'est, per due soldi, un topolino mio padre comprò
E infine il Signore, sull'angelo della morte, sul macellaio,
che uccise il toro, che bevve l'acqua, che spense il fuoco,
che bruciò il bastone, che picchiò il cane, che morse il gatto,
che si mangiò il topo che al mercato mio padre comprò...".
Il classico di Branduardi è giunto (per "serendipità"?) alla mia mente, quando ho letto un interessante articolo intitolato "PNHT: Post Natural Horsemanship Trauma", firmato da Francesco De Giorgio.
L'autore sottolinea -giustamente- il fatto che le tecniche identificate con il nome di "Natural Horsemanship" siano in realtà basate perlopiù sull'applicazione del rinforzo negativo, senza quindi coinvolgere -se non in modo relativamente marginale, aggiungerei io - elementi derivanti dallo studio etologico del comportamento del cavallo in natura. Niente "leadership" dunque, nessun rapporto idilliaco tra il cavallo e il suo padrone/cavaliere; soltanto applicazione delle buone vecchie leggi di un Apprendimento che passa attraverso le varie forme di condizionamento possibili.
Tanti cavalli, secondo alcuni "zooantropologi", potrebbero aver subìto traumi e acquisito disordini psichici e comportamentali a causa dell'applicazione, da parte dei loro addestratori/educatori, di metodi come quelli dei vari Monty Roberts e Pat Parelli... E pensare che costoro parevano fino a un istante fa essere considerati tra le fila degli appassionati di cavalli come gli alfieri della Doma Dolce, quella che permette di costruire col cavallo un rapporto basato sul rispetto reciproco, e che può ricostruire nell'equino quella fiducia andata perduta a causa di precedenti errori ed abusi perpetrati da persone prive della cultura equestre e della sensibilità necessarie allo svolgimento di un buon lavoro.
Ironia e sarcasmo a parte, io -che sono un cavaliere "tradizionale"- credo che Parelli, Roberts ecc...siano validissimi trainers; così come credo che attorno al loro operato sia stato creato un business che per certi aspetti mi lascia un po' perplesso.
Utilizzano rinforzi negativi? Poco male; anzi ottimo. Non vedo dove sia l'abuso sull'animale, nel momento in cui rinforzo negativo significa mettere il cavallo nella condizione di imparare a riconoscere la soluzione che deve adottare per levarsi di torno una "pressione" genericamente intesa, la quale può essere costituita dal semplice dover continuare a correre (O far questo significa già sconfinare in un approccio "cognitivo-relazionale"? Mah... Problemi di forma, più che di sostanza). Non mi pare che in tutto questo ci siano elementi che indichino che l'animale non sia considerato un "soggetto", bensì una macchina. Nessun buon addestratore, formalmente istruito o meno, considera il cavallo o qualsiasi altro animale una macchina.
Concetti quali "stimolo condizionato", "risposta condizionata", "rinforzo positivo e negativo", li considero validi tanto per gli animali quanto per gli esseri umani, e li prendo per quello che sono: schematizzazioni rappresentative di alcune leggi dell' Apprendimento. Leggi filtrate ogni volta dal carattere, dalle personali attitudini e inclinazioni, insomma dalla soggettività di ciascun essere vivente, passibile sicuramente di essere traumatizzata da chi, per esempio, pur mosso dalle migliori e più rispettose intenzioni, si lancia in "avventure educative" dopo aver speso poche ore -ma magari tanti soldi- in clinics spesso inevitabilmente troppo schematici e sommari, che non possono permettere a nessuno di costruire quella sensibilità, quel feeling, quella conoscenza necessari a realizzare qualcosa di veramente valido ed efficace.
Non è il rinforzo negativo, ma un trainer improvvisato che ripete una lezione a memoria, a creare potenziali traumi al cavallo così come a sè stesso; e non c'è d'altra parte approccio Veramente Etologico che tenga: nessun cavallo è stato creato da Madre Natura per portare sulla schiena una sella in cui un bipede sta saldamente inforcato. Ma tra il "bianco" del lasciare un cavallo libero nei prati senza mai disturbarlo o chiedergli cose strane, e il "nero" di costringerlo brutalmente in schiavitù, ci sono strade che consentono attraverso l'esperienza e la delicatezza d'animo di instaurare "collaborazioni interspecifiche" affascinanti e segnate dal rispetto reciproco. A chi fosse interessato a percorrerle consiglierei di affidarsi a una persona di cavalli "vera", magari senza stemmi e etichette da portarsi appresso, magari non avvezza a tenere corsi e seminari nel senso più tradizionale dei termini, e di starle dietro per ore, giorni, mesi, se può farlo; perchè i cavalli richiedono molto, moltissimo tempo.
Altrimenti c'è sempre la possibilità di dirigersi alla fiera dell' Est e dei Fondamentalismi e cominciare col comprare un topolino...

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